26 anni, laureata in Lettere, da sempre appassionata di fotografia.
In famiglia l'addetto alle foto era papà- Facevamo sempre bellissime vacanze d'estate, mentre durante l'anno papà organizzava escursioni domenicali in ogni dove. Papà faceva ottime foto, pur non sapendolo. Io amavo rovistare nel cassetto della libreria, in salotto, dove mamma riponeva con cura tutti i nostri album. Potevo trascorrere interi pomeriggi a guardare e riguardare le stesse foto di sempre. Le mie preferite erano quelle di mamma e papà da fidanzati. Credo che la mia passione per la fotografia sia nata allora. Crescendo, ho mantenuto per essa un'attenzione e una dedizione costanti. La mia prima foto significativa me la ricordo bene. Fu un primo piano a due mie carissime amiche. Eravamo in gita in barca a vela. Il mio professore di filosofia la vide e disse che era una foto straordinaria e che avrei dovuto continuare a coltivare questa mia passione. Agli studi universitari ho continuato ad affiancare l'interesse per la fotografia, scattando qualsiasi genere di foto. Solo dopo la laurea però ho finalmente potuto iniziare a dedicarmi ad essa con una libertà maggiore, sperimentando il genere dei ritratti dal quale sono sempre stata inconsapevolmente attratta. Oltre ai ritratti, adoro le foto di viaggi capaci di raccontare luoghi e persone. Capaci perfino di evocare profumi e tradizioni. Amo la fotografia per la sua capacità di immettere in una dimensione altra. Perché, pur ricreando la realtà, la modifica, la filtra, l'arricchisce di emozione e di significato. La rende più bella.