Marco Barsanti
sono toscano e vivo nella provincia di Lucca. Esercito la professione di fotografo ma i miei impegni legati alla fotografia proseguono anche in campo didattico e artistico. Da tempo mi dedico all’insegnamento sia nelle strutture scolastiche che in corsi e workshops organizzati in collaborazione con il Photolux Festival.
Prima dell’affermarsi della tecnologia digitale ho continuato ad insegnare il sistema zonale e le tecniche di stampa Fine Art classiche. Per alcuni anni ho collaborato con la rivista “Gente di Fotografia” scrivendo articoli dedicati ai procedimenti di camera oscura e all’editing.
Come ho iniziato:
Da sempre mi sono interessato alla fotografia, ma il vero coinvolgimento ha avuto inizio a cavallo degli anni ottanta/novanta in occasione di una serie di viaggi negli Stati Uniti. In quegli anni mi resi conto di quante possibilità di crescita e studio offriva questo paese. Fu così che fra un viaggio e l’altro, grazie alla guida di professionisti qualificati, mi perfezionai sempre di più nella stampa in bianco e nero, mia grande passione.
In quelle occasioni ebbi modo di apprendere tecniche molto raffinate: il sistema zonale, i viraggi per la conservazione, l’impiego delle maschere di contrasto, la preparazione personalizzata dei chimici.
Non posso nascondere quanto, in quel periodo, le immagini storiche di alcuni nomi importanti fra cui Wynn Bullock, Paul Caponigro, Minor White, dell’italiano Paolo Monti possano aver movimentato i miei sentimenti, le mie sensazioni. Furono per me di grande ispirazione, stimolo per una mia personale crescita artistica e anche una spinta verso la conoscenza e l’approfondimento della storia della fotografia.I miei soggetti: La mia prima passione è stato il paesaggio. Non sono mai stato troppo attratto dalla “veduta larga”, piuttosto ho sempre cercato “simboli” nei dettagli, nelle riprese più racchiuse. I miei soggetti sono diventate le rocce, gli alberi, l’acqua di mari e torrenti, ripresi con l’intento di estrapolare dei segni, delle energie, il senso dell’ignoto e dello sconosciuto.
Poi è subentrata la figura, in particolare l’armonia del corpo femminile che cerco di fondere con i miei paesaggi per sottolinearne una dimensione unica di bellezza.
Oggi gran parte delle mie fotografia prendano vita nell’ambiente in cui vivo, i miei scenari sono per lo più luoghi a me familiari e prossimi a dove vivo.
La mia tecnica:
Prima dell’affermarsi della tecnologia digitale la mia scelta espressiva si indirizzava esclusivamente verso la ripresa in pellicola bianco e nero. I procedimenti di camera oscura mi permettevano di agire creativamente fino alla stampa.
Attualmente lavoro anche con il colore, alternando il procedimento classico a quello digitale, di cui apprezzo la versatilità e flessibilità della ripresa in formato Raw. I software di editing Adobe si sono così affiancati alla mia camera oscura, così come la stampante a getto d’inchiostro.
ATTENZIONE LE MIE FOTO SONO FUORI CONCORSO quindi la funzione voto e inibita