Gianni Renna * Premiato dalla Giuria
PERCHE’ E COME HO INIZIATO A FOTOGRAFARE:
Sono nato nel 1959, in Sud Italia. Ho cominciato a fotografare in teatro e durante le performance di strada.
Dopo anni, e dopo molti viaggi in Medio Oriente, Africa e Asia, ma anche nell'habitat mediterraneo, ho sviluppato una forte passione per i dettagli delle immagini e per il colore.
Oltre alla partecipazione ad alcune collettive i vari spazi pubblici, ho prodotto un portfolio, Barcelona Details, che ha ricevuto commenti molto favorevoli dal Turisme de Barcelona (Spagna), in cui una città turistica viene trasformata in un universo di dettagli, forme e colori. Ho prodotto anche un calendario per una azienda multinazionale in campo medicale. Nel 2014 ho avuto l'onore di partecipare a Dia Sotto le Stelle, una manifestazione di audiovisivi che raccoglie migliaia di persone durante le serate di proiezione.
Paesaggio sociale o Paesaggio Antropologico può essere un buona definizione iniziale per la mia produzione attuale. Ho una tendenza particolare a costruire storie a partire da immagini semplici e da ambienti familiari. Parliamo di storie, non di fotografie, perché ogni portfolio è uno sguardo centrato su una piccola parte delle nostre vite, e questa storia è uno sguardo in divenire.
PORTFOLIO: Apocalypse is Revelation
L'ostinata fiducia della civiltà contemporanea nei propri mezzi, nella tecnologia, nelle infinite possibilità di sviluppo sembra essere il tallone d'Achille del nostro futuro. È possibile che ci sia un numero indeterminato di catastrofi in attesa del battito d'ali di una farfalla. Forse attraversiamo un ponte sospeso fra due nulla ed entrambe le estremità ci sembrano le luci fiammeggianti di un party.
Il progetto “Apocalypse is revelation” nasce dal mio duplice rapporto di attrazione/paura verso questa vocazione alla fragilità. Sono partito da foto di case, silos, strutture che ho scattato in giro per il mondo. A queste ho aggiunto l’acqua, un elemento ricorrente nei miei lavori fotografici. L’acqua che ha accolto il primo palpito di vita della terra spesso ci dimostra la possibilità della sua perdita. E la parola “Apokálypsis” in greco antico significa appunto “rivelazione”. Ho pensato alla terra nel momento successivo alla sua ribellione nel suo rapporto con gli uomini. La natura che non abbiamo ascoltato e che si fa sentire con una potenza devastatrice in cui palpita anche il seme di un nuovo inizio, un nuovo ciclo.
Nelle mie immagini ho voluto infondere un senso di calma e di silenzio, quello che ci pervade quando comprendiamo qualcosa di più grande di noi. E anche una promessa di speranza. Piccola ma importante. Quella della bambina che guarda ogni orizzonte.
RICONOSCIMENTI OTTENUTI NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA:
- alcune mostre collettive
- proiezione a Dia Sotto le Stelle 2014
- finalista ad: Ariano International Festival 2015
- lavori su VIMEO: https://vimeo.com/grenna
- profilo su Lensculture.com: https://www.lensculture.com/giovanni-renna
- articolo su: http://giornalelora.com/rubrica/la-rubrica-fotografi-per-passione-larte-fotografica-di-giovanni-renna/