Circolo Fotografico Dalmine Fotografia
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La nostra storia
Il Circolo fotografico Dalmine si è formato nel 1984, per volontà di un ristretto gruppo di allora giovani ed entusiasti amici, a seguito della partecipazione ad un corso di fotografia. Sull’onda della passione iniziale si sono sviluppate nel tempo diverse iniziative, alcune delle quali continuano ancora oggi attraverso un percorso di ricerca e rinnovamento al passo con la fotografia contemporanea. Nel corso degli anni sono state avviate e portate a termine indagini sul territorio, e in collaborazione con l’assessorato alla cultura, una ricerca di particolari storici nella comunità di Dalmine finalizzata alla pubblicazione di un libro. Questi lavori sono in genere sfociati in mostre collettive, significative dello svilupparsi del gusto e della personalità degli iscritti al Circolo, i quali non hanno peraltro trascurato mai di tenere uno sguardo particolare sugli aspetti più propriamente culturali della fotografia. Da alcuni anni non manchiamo di tenere corsi sull’educazione alla cultura “fotografica” proponendo workshop e serate dedicate alla lettura dell’immagine e alla tecnica fotografica digitale. Non meno importante, riguarda il continuo successo delle nostre serate pubbliche di proiezioni sonorizzate, realizzate dai soci o da autori invitati, aventi in genere come tema il reportage di viaggio: un simpatico modo per conoscere paesaggi e culture diversi, e di visitare virtualmente luoghi e persone di altri paesi e continenti. Ma attualmente i punti di forza di notevole spessore culturale delle nostre attività sono relativi all’organizzazione a cadenza annuale del concorso fotografico nazionale “Città di Dalmine” in collaborazione con l’ Assessorato alla cultura di Dalmine e patrocinato dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Da ultimo la nuova proposta evento “Dalmine Maggio Fotografia” festival fotografico che presenta seminari, serate a tema e numerose mostre distribuite su gran parte del territorio di Dalmine.
L’Altro Me
Il rapporto con l’immagine nei circoli fotografici, si sa, ha una doppia valenza: il passatempo e l’impegno, la crescita.
Si organizzano serate a tema, si visionano e discutono fotografie di soci, si organizzano contest interni, si promuove in un certo senso l’emulazione di contenuti e formalismi noti e frequentati da tempo; alla fine guardiamo le nostre immagini ben composte, dai colori vividi e squillanti o con un bianco e nero ben ricco di toni, e ci sentiamo in sintonia con le nostre aspettative.
Il tempo lentamente passa lasciandoci illusi di questa leggerezza di coscienza, finché un giorno qualcuno - incuriosito dal significato di una frase che potrebbe avere un significato diverso e che spinge alla riflessione, propone come tema di un confronto (contest, appunto) L’altro me.
- Ma come, non più Bellezza della primavera, niente La natura è intorno a noi, niente più? Che significa L’altro me?
Lo smarrimento iniziale lascia poi spazio alle prime, timide forme di riflessione. Si organizzano incontri con esperti esterni, che inaspettatamente riscuotono un notevole successo e mettono in moto un tumulto di sentimenti da cui scaturisce, alla fine, una serie di pensieri, di visioni di sé, che forse nessuno aveva prima immaginato.
Il risultato di questo lavoro non poteva che essere reso pubblico e lo abbiamo fatto, lo facciamo in occasione di Dalmine maggio fotografia per condividere questo percorso che ci ha portato non soltanto a crescere in espressività, ma anche a saper leggere dentro di noi e superare il timore di portare alla luce emozioni e sentimenti con cui confrontarci e di cui magari necessita rendere conto.
Interrogarsi
Chi siamo noi veramente? La parte cosciente della nostra esistenza è esaustiva? Potrebbe accadere che in fondo, in qualche luogo lontano dalla nostra immediata percezione, esista un altro me? Un altro livello di esistenza costante e duraturo nel tempo è ammissibile? E potrebbe forse riguardare la ricerca di un Io originario, perduto, infantile? O magari rimandare a ferite che abbiamo finto di curare o a silenzi cui abbiamo dato voce per cercar conforto? Questa stessa parte cosciente potrebbe essere ricondotta a una presenza che ci fa cambiare e ci identifica nella relazione con gli altri? Forse il nostro intimo compagno di viaggio è veramente l’Altro Me…
Elenco autori in esposizione al Circuito off 2017
Adorno Andrea, Antezana Pablito, Bertola Delia, Betelli Elio, Carrara Caterina, Casarotto Sonia, D'Adda Dario, Gamba Sandro, Iannaccio Giovanni, Lasco Sandro, Piffari Maddalena, Priamo Marzia, Ravasio Giuliano, Stefanoni Angelo, Turolla Ingrid, Valenti Marco, Vescovi Gigi, Zampetti Luigi.