Esther Amrein
Da sempre ho desiderato raccontare la vita e quello che della vita mi emoziona attraverso
la fotografia. I soggetti che prediligo sono gli animali ed in particolare i cani, anche perché con loro passo gran parte del mio tempo. Con i cani vivo e lavoro.
I temi che mi appassionano sono quelli legati alla quotidianità, al rispetto per la vita e al sociale.
Mi servo della fotografia per renderle visibili temi che ritengo importanti e stimolare conoscenza, confronti
e riflessioni.
Amo definirmi una fotografa in formazione, alla continua ricerca di storie da raccontare.
RICONOSCIMENTI OTTENUTI NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA
PERCHE’ E COME HO INIZIATO A FOTOGRAFARE:
- Agosto 2012. Terza classificata al concorso fotografico “Emozioni 2012”, Doglio.
- Giugno 2013. Terza classificata al concorso fotografico “Uno sguardo … mille parole” , Casale Monferrato.
- Luglio 2013. Fotografia selezionata ed esposta dal 27/7 al 1/9 nell’ambito del concorso fotografico “Pieces of (H)EART(H)” in occasione del Festival Alterazioni 2013, mostra “Alterazioni visive, il risveglio delle origini” al Castello Aldobrandesco di Arcidosso.
- Agosto 2013. Quinta classificata al concorso fotografico “Emozioni 2013”, Doglio.
- Partecipazione al progetto collettivo ideato da Antonio Lorenzini “8 e ½ a Principina. Omaggio a Federico Fellini”, esposto anche alla 4° Edizione FolloWme, Festival Internazionale Arte ai Margini, nel mese di giugno 2013 a Follonica.
- Menzione al concorso “Fotografa Firenze e vieni a Venezia” con esposizione al Caffè Florian, 2014
- Partecipazione a “Diaframmi Chiusi 2015 Photograpy Festival” a Chiusi
- Partecipazione a “Dove osano le aquile – Orvieto Exhibition 2015
- Partecipazione a “Mutamenti – Orvieto Exhibition 2016
- Partecipazione nella pubblicazione “Libere Associazioni. Un viaggio fotografico nel mondo del volontariato” a cura di Federico Magonio, in collaborazione con Unicoop Firenze, 2016
Titolo del lavoro presentato:
“A casa di Ninna”
Descrizione del lavoro presentato :
Il progetto “A casa di Ninna” racconta una giornata al Centro di Recupero Ricci “La Ninna”. Il centro si trova a Novello, in provincia di Cuneo, ed è gestito dal Veterinario Massimo Vacchetta, aiutato da alcuni volontari. La passione di Massimo per i ricci nasce quando, per sostituire un collega, si imbatte in Ninna, una piccola ricetta di appena 25 grammi. Da lì a poco, l’apertura del centro a casa sua, unico in Italia, e il suo costante impegno per la salvaguardia della vita di questi piccoli animali, che arrivano al centro feriti, maltrattati, indifesi, orfani, ma con una grande voglia di vivere. L’obiettivo del centro è assistere i ricci per poterli rimettere in libertà appena le condizioni di salute lo permettono.
Il senso del lavoro di Massimo è legato alla compassione per questi esseri resi irrilevanti da una prospettiva generalizzata che non calcola il “più piccolo” ed è diretto alla salvaguardia di un universo dove tutto è importante e ogni creatura fa parte di un’ armonia che deve essere tutelata.
Il suo lavoro è principalmente un atto di amore per la vita.
Il libro “25 grammi di felicità” di M. Vacchetta con A. Tomasselli racconta la storia di come Ninna ha cambiato la vita di Massimo.