Giovanna Cavallo
PERCHE’ E COME HO INIZIATO A FOTOGRAFARE:
Dall’amore per l’arte figurativa si sviluppa in tempi abbastanza recenti la mia passione per la fotografia, intesa non solo come pura rappresentazione della realtà ma anche come rivisitazione della stessa attraverso la rielaborazione digitale. Nascono cosi i miei paesaggi dai colori accesi, talvolta trasfigurati o trasformati fino all’estremo. Progressivamente ho sviluppato una maggiore attenzione verso la componente umana, puntando quindi l’obiettivo sulla gente e sulla strada. Di grande soddisfazione sono anche i lavori fatti in studio a modelle professioniste e non, a ballerini, o a personaggi dello spettacolo spesso su commissione per la realizzazione di book fotografici. Ultima, ma non certo di minor interesse, è la mia passione per la fotografia di scena che mi ha portato a collaborare con i maggiori teatri genovesi e dato l’opportunità di fotografare attori e musicisti di calibro nazionale ed internazionale quali Moni Ovadia, Paolo Rossi, Amanda Sandrelli, Roberto Vecchioni, Zibba, Maurizio Lastrico, Teresa Mannino, Dario Vergassola, Tullio Solenghi e molti altri. Faccio parte di alcuni circoli fotografici di prestigio tra cui l’Associazione Culturale 36° Fotogramma, attiva dal 1974 e l’Associazione Culturale Sintesi con la quale ho realizzato il lavoro che presento.
RICONOSCIMENTI OTTENUTI NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA:
Ho al mio attivo due personali in gallerie d’arte e numerose partecipazioni a collettive in varie città italiane. Sono fotografa ufficiale di alcuni tra i maggiori eventi culturali della mia città come il Festival Suq, Teatro del Dialogo e le manifestazioni del Teatro Pubblico Ligure.
Titolo del lavoro presentato:
GLUTEN FREE – Gocce di farina
Descrizione del lavoro presentato:
All’interno di un ampio studio erano stati allestiti due set: uno con luci continue per consentire a tutti i fotografi presenti di scattare contemporaneamente e l’altro con l’uso del flash che quindi obbligava a turni e brevi sessioni di scatto.
Le fotografie che presento sono state eseguite tutte facendo uso delle luci continue, quindi con la necessità di aumentare leggermente gli ISO e impostare un diaframma aperto, ma per omogeneità ho preferito selezionarle tutte dallo stesso set che mi aveva offerto comunque una scelta più ampia anche per la maggiore bravura ed espressività corporea dei ballerini che durante la danza venivano investiti da una pioggia di farina.
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