Giovanni Iannaccio
PERCHE’ E COME HO INIZIATO A FOTOGRAFARE:
Ho iniziato una decina di anni fa, direttamente con il digitale, spinto da un’amica che aveva fatto un corso di fotografia e mi aveva informato sull’esistenza delle comunità fotografiche su Internet.
Piano piano mi sono interessato e mi sono iscritto al portale www.micromosso.com, col quale ho partecipato negli anni dal 2008 al 2015 ai raduni annuali ed alle esposizioni.
Ora faccio parte anche del Gruppo Fial presente su face book, col quale ho partecipato alla mostra collettiva di Dalmine 2017 e quella di Novembre 2016 a Lucca. Parteciperò anche a quella di Novembre/Dicembre 2017.
Nel 2016 ho partecipato per la prima volta al circuito Off di Lucca con l’associazione Weloveph.
Prediligo i paesaggi e la natura, nonché le street.
RICONOSCIMENTI OTTENUTI NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA:
Nel 2013 una mia foto è stata premiata al concorso indetto da Micromosso per la sezione “Colore” da una giuria composta da Ugo Conti, Marco Barsanti e Roberto Evangelisti
Titolo del lavoro presentato:
QUELLO CHE IO CHIAMO LUCE.
Descrizione del lavoro presentato:
L’idea e il titolo di questo progetto sono scaturiti dalla prima foto che io abbia mai postato su Internet (“Quello che io chiamo speranza”, la terza in questa serie), foto alla quale sono ancora molto legato per via del tema che vuole rappresentare (la speranza, appunto).
Quell’immagine presenta due soli elementi: il nero di un portone chiuso e il bianco della luce che comunque filtra attraverso di esso.
L’idea quindi si è sviluppata intorno al tema della luce e a quello che, umanamente ed emotivamente, può rappresentare, in particolare per me e il mio percorso di vita, che ha determinato anche l’ordine nella sequenza delle 10 foto.
Per questo motivo ho scelto il bianco e nero e una certa essenzialità nelle immagini, una semplicità in cui la luce emergesse come elemento importante, dominante, decisivo.
Spero il progetto venga accolto favorevolmente ma in ogni caso esso è stata occasione, per me, per una riflessione ed una consapevolezza verso la fotografia e verso me stesso sempre maggiori.
Cordiali saluti
Giovanni Iannaccio
Nubess Digital Partner Circuito Off