1* Antonio Lorenzini
antoniolorenzinifotografo.wordpress.com
Perché e come ho iniziato a fotografare:
PER IL SOGNO E IL DESIDERIO DI FERMARE IL TEMPO
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
Numerose mostre fotografiche in varie città italiane tra cui Siena, Firenze, Milano, Orvieto, Lucca, Bibbiena, Arezzo, Radicondoli, Godrano, Latina, Valentano.
Titolo del lavoro presentato:
UN UOMO DI NOME PINOCCHIO
Descrizione del lavoro presentato:
Pinocchio è diventato un uomo, ha raggiunto le soglie della vecchiaia. Mi prende per mano come fosse tornato bambino ed insieme attraversiamo la sottile linea di confine tra sogno e realtà per raggiungere tutti i suoi vecchi amici di un tempo. Rigurgitato dal ventre di un pesce cane Pinocchio si ritrova sulla spiaggia, si sveglia nudo. Rinascere per lui significa diventare uomo ed invecchiare come tutti gli uomini accanto alla propria memoria. Il viaggio ha inizio, ed accompagnato dalla Fata Turchina che mai lo ha abbandonato, ecco che entra nella sua casa di vetro, svuotata da ogni voce di un tempo. Dopo averla attraversata, abitata solo dai riflessi della luce del sole raggiunge il mare dove può finalmente specchiarsi ritrovando quel che resta di Geppetto, il suo babbo, morto e sepolto in un piccolo cimitero di campagna. Il grillo parlante non ha mai smesso di essere snervante e noioso, non cambia mai, gli soffia all'orecchio quel che deve essere e non essere, anche ora che è un uomo. Prosegue il suo viaggio nella memoria e nei luoghi da lui vissuti e dall’interno di un Paese dei balocchi fatiscente e dimenticato arriva all’amico di sempre Lucignolo “condannato” a vivere un po’ da ciuchino un po’ da uomo. I burattini lo aspettano da sempre così pure Mangiafuoco e quel che resta di lui, un'ombra cupa, inquietante, stanca e piegata dal peso della luce. Nel campo dei miracoli prende corpo e forma il ricordo del Gatto e la Volpe, ora due teneri vecchietti stanchi di una vita di menzogne. All’orizzonte scorgono due figure. Un padre e una madre? O un amore che non è mai stato vissuto? Cammina verso di loro per riuscire a riconoscere quello che più gli manca, di cosa ha veramente nostalgia e così facendo, si ricongiunge con la materia di cui sono fatti i burattini diventati uomini: il legno, l'anima di un albero da cui tutto ha avuto origine, lo cinge a sé in un abbraccio infinito così come è e sempre sarà eterno Pinocchio.