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Perché e come ho iniziato a fotografare:La passione fotografica inizia nel mondo dei cartoni e dei fumetti grazie al fenomeno cosplay a Lucca. Nel 2009 il fulmine a ciel sereno è stata la mostra di Jean Baudrillard a Reggio Emilia. Credo che il mio modo di fare foto abbia preso una sua buona direzione solo dopo il contatto con Baudrillard.Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:2009:Partecipazione con 10 scatti dello spettacolo “Il brutto anatroccolo” nel libro “Atelier della fiaba 2004-2009” - copyright 2009 Matithyàh - Ed. Bandecchi & Vivaldi - ISBN: 978-88-8341-364-3 2011:Esposizione della serie Abduction (Pontedera) 2013:Esposizione della serie Abduction presso il CIRCUITO OFF di PHOTOLUX (Lucca) 2014:Esposizione della serie "G.d.R. Foto" presso LUDICOMIX (Empoli) 2014:Esposizione delle serie "difFORME" a RIOMAGNO FOTO INCONTRI 2014:Esposizione delle serie "difFORME" e "Abduction" presso il "Photo's Corner" (Lucca) 2014:Esposizione della serie “Superfici” presso il CIRCUITO OFF di PHOTOLUX (Lucca) 2015 Esposizione della serie “Superfici” (Pontedera) 2016 Esposizione della serie "G.d.R. Foto" presso Nox Gate (Empoli) 2017 Esposizione della serie "HIGH SCORES" presso LUDICOMIX (Empoli) 2018 Live performance della serie "TEMP" presso LUDICOMIX (Empoli) 2018 Live performance della serie "TEMP" a RIOMAGNO FOTO INCONTRI Titolo del lavoro presentato:TEMP
Descrizione del lavoro presentato:Se la memoria storica recente passa dalla fotografia, una cosa è certa: queste foto non resteranno. Pur di origine digitale, esse non sono stampe ma originali, in quanto il file temporaneo di origine viene automaticamente distrutto una volta terminata la stampa. Essendo fotografie stampate su carta termica, sono fisicamente destinate a svanire. Quanto può durare una foto rispetto a un manoscritto, un dipinto o una scultura?TEMP è una mostra “Live” di foto temporanee: Una mostra viva che si riempie in tempo reale, una esposizione estemporanea fatta da foto istantanee che non durano nel tempo. Siamo proprio certi di affidare i nostri ricordi ad un’insicura immortalità digitale?