Andrea Taschin
https://andreataschin.weebly.com/
Perché e come ho iniziato a fotografare:
Andrea Taschin nasce a Venezia nel 1971 e vive a Firenze da molti anni. Si è laureato in Fisica a Firenze nel 1999 e ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisica nel 2003 sempre a Firenze. Lavora presso il Laboratorio Europeo per le Spettroscopie Non-Lineari dell’Università di Firenze. Coltiva una grande passione per la fotografia, e fotografa da molti anni, è inoltre appassionato ed esperto di scienza del colore e di gestione digitale del colore. Andrea Taschin è un fotografo che ha acquisito conoscenze avanzate di fotografia e post produzione partecipando a workshop tenuti da fotografi professionisti e da grande appassionato consulta di continuo libri, riviste, siti internet, forum fotografici per restare sempre aggiornato. Approda negli ultimi anni al concetto di portfolio come mezzo per narrare un racconto attraverso una sequenza di immagini, e come mezzo per esprimere messaggi profondi e di denuncia sociale. La sua fotografia è di tipo creativa. È membro del circolo fotografico Photoalchimie di Calenzano (FI), membro del circolo fotografico Rifredi Immagine di Firenze e valutatore del gruppo fotografico Slow Watching Photo-Art Movement.
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
Premi:
2014/06 - 3° Classificato, 1°-Concorso Fotografico Memorial Angelo Pavan, Triora (IM).
2015/03 - 3° Classificato al 4° Concorso Nazionale "Terre Medicee", Seravezza (MS), con il portfolio "Il futuro gettato".
2015/05 - 1° Classificato al Photo Tour 2015 - Presentazione Portfolio, Firenze, con il portfolio "Il futuro gettato".
2015/06 - 2° Classificato al 2° Concorso Fotografico Memorial Angelo Pavan, Triora, IM.
2016/10 - 3° Classificato al Concorso Nazionale di Arte Attuale, Eneganart 2016 “Cambiamenti”.
2017/04 – Nominee in 3rt edition of Fine Art Photography Awards con il portfolio “Il futuro gettato”, Conceptual Category.
2018/04 – Nominee in 4th edition of Fine Art Photography Awards con il portfolio “iPhonopathy”, Conceptual Category.
2018/04 - 1° Classificato ex aequo al 7° Concorso Nazionale "Terre Medicee", Seravezza (MS), con il portfolio "iPhonopatia".
2018/05 – Honorable Mentions at Moscow International Foto Awards 2018 con il portfolio “iPhonopathy”, People-Life Style.
Mostre:
2014 "Il futuro gettato" collettiva, Galleria IAC Impruneta (FI).
2015 "Il futuro gettato" collettiva, villa Vogel, Firenze.
2016 “Il futuro gettato”, biblioteca CiviCa di Calenzano.
2016 “Il futuro gettato”, Fotoconfronti Off 2016, Palazzo Ferri, Bibbiena (AR).
2017 estratto de “Il futuro gettato”, MIA Photo Fair 2017, The Mall, Milano.
2017 “iPhonopatia”, SpelloPhotoFest, Spello (PG).
2017 “iPhonopatia”, Fotoconfronti Off 2017, Palazzo Ferri, Bibbiena (AR).
Pubblicazioni:
Il lavoro "Il Futuro Gettato" è stato pubblicato su "MU.SA. laboratorio di pensieri fotografici", "Agorà di Cult" di FIAF e su "Photosophia - Rivista di Cultura e Formazione Fotografica".
https://saramunari.wordpress.com/andrea-taschin/
http://www.fiaf.net/agoradicult/2015/10/04/il-futuro-gettato-di-andrea-taschin/
http://www.photosophia.it/pdf/Photosophia21.pdf
Titolo del lavoro presentato:
iPhonopatia
Descrizione del lavoro presentato:
iPhonopatia: patologia degenerativa del sistema cognitivo umano causata da un intenso e prolungato uso dello smartphone. Ne è affetta la maggior parte degli individui, indipendentemente dalla loro età e genere, a causa del suo carattere epidemico e contagioso. La malattia porta l’individuo a identificare lo smartphone con una necessità vitale primaria, inserendolo così alla base della piramide dei bisogni umani di Maslow. All’esigenza di utilizzo compulsivo del mezzo si aggiunge l’irrefrenabile necessità di elevare la propria autostima mediante la ricerca ossessiva di consensi sui social networks. Ha come effetti collaterali altre due patologie molto gravi, la dialegopatia (incapacità di colloquiare con i propri simili attraverso la comunicazione verbale) e la liberlegopatia (incapacità di leggere supporti cartacei). Se protratta nel tempo, l’iPhonopatia può portare l’individuo all’isolamento e alla totale schiavitù.