Perché e come ho iniziato a fotografare:Appassionata di viaggi, ho sempre cercato, da autodidatta, di raccontare le emozioni di queste esperienze con la fotografia. Nel 2007, ho frequentato un primo corso di fotografia presso il club “Il Cupolone” di Firenze. E’ nata una vera passione, in particolare per la fotografia di reportage, che mi ha incentivato a partecipare a diversi seminari di approfondimentoRiconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:Numerosi premi in concorsi Nazionali ed Internazionali .Coppe nel mondo FIAP (Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica) per nazioni:“Amicizia e solidarietà” nel 2014 con l’opera “Varanasi”“28 COPPA del Mondo Immagini Proiettate INDONESIA” nel 2015 con l’opera “Tibetan prayer”.Nel 2016, nel Concorso Internazionale Fotografico OASIS Photo Contest, una segnalazione nella sezione “Amici della Casa” con l’opera “Three shepherds”. Pubblicazione di alcune foto sulla rivista Oasis. Nel 2017 la Federazione Italiana Associazione Fotografiche (FIAF) ha concesso l’onorificenza AFI. Alcune mostre personali:“Donne Viste da una Donna”; “Bangladesh Colours”; “Un mestiere Antico” I muli di EmilioNel 2018 la FIAP le ha concesso l’onorificenza EFIAP/s .Nel 2014 il lavoro “Processing Salt” è stato esposto a Lucca in occasione della manifestazione fotografica organizzata dall’Associazione Culturale Weloveph, in collaborazione con Photolux Festival. Nel 2017 il lavoro “Un fiore dalle donne” è stato selezionato ed esposto a Lucca sempre in occasione della manifestazione fotografica organizzata dall’Associazione Culturale Weloveph.Titolo del lavoro presentato:Un mestiere Antico” I muli di Emilio
Descrizione del lavoro presentato:Artena è un paesino a pochi chilometri da Roma, arroccato lungo un costone calcareo dei Monti Lepini. Le macchine sono rigorosamente bandite. Con i suoi stretti vicoli risulta essere l’isola pedonale più grande d’Europa.Emilio e suo figlio ogni giorno percorrono il dedalo di vicoletti pavimentati in pietra calcarea con i muli sui quali vengono caricati i rifiuti differenziati, smaltiti con il sistema porta a porta, ma sulla schiena del mulo. Dopo avere espletato questo servizio i muli sono utilizzati anche per portare beni di prima necessità ai commercianti ed ai cittadini che ancora vivono nel centro storico, circa 1500 persone. Trascorrere con loro alcune giornate è stata un’esperienza indimenticabile tra il silenzio rotto solo dal rumore degli zoccoli di questi animali che camminano sulle pietre e si arrampicano sulle scale senza scivolare. Emilio li addestra sin da piccoli insegnando loro a camminare su queste pendenze quasi danzando.