Claudia Merighi
Perché e come ho iniziato a fotografare:
Ho iniziato nel 2012 ad usare la macchina fotografica come mezzo espressivo, per il fascino che ha suscitato in me, in quanto discreto, semplice ma al tempo stesso capace di cogliere la vita di ogni giorno in modo unico e spesso irripetibile, rendendo quindi straordinario anche ciò che, allo sguardo di molti, è ripetitivo e banale. Mi piace usare la fotografia quindi per osservare, studiare, raccontare, ma anche far esprimere a chi mi sta di fronte anche il suo essere lì presente.
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
Sipa Contest (Siena International Photography Awards): finalista nel 2017 e semifinalista nel 2018
Titolo del lavoro presentato:
L’artista di creta
Descrizione del lavoro presentato:
Filippo è un artista. Crea arte dalla creta: la immagina, la trasforma, la manipola, la rende forma e sostanza. La creta è il mezzo di espressione che lo porta alla creazione di un’opera d’arte.
Quii è lo stesso artista, per una volta, a farsi di creta, a modellarsi sul suo stesso corpo, a ristabilire forme e lineamenti nuovi, a ricrearsi diventando a sua volta opera d’arte.
Le foto del progetto rappresentano questo ’esperimento creativo ed indugiano volutamente sulle espressioni del volto dell’artista, per coglierne le sensazioni vissute nei vari passaggi (la fatica, lo sbigottimento, il senso di irrealtà, la presa di coscienza) dalla manipolazione della creta sul corpo fino a diventare opera d’arte lui stesso.
Dove inizia l’opera d’arte e dove termina l’azione creativa dell’artista?
Alla fine chi crea cosa o viceversa?