Natalia Elena Massi
http://www.nataliaelenamassi.com/
Perché e come ho iniziato a fotografare:
Nata a Lucerna (Svizzera) nel 1967. Vive a Mondavio (Pesaro Urbino) fino all’età di 26 anni. Ora vive e lavora a Brescia.
Da sempre presenta una naturale propensione per le arti e si interessa a tutto ciò che è attinente a una qualche forma artistica (musica, danza, disegno, fotografia).
Innamorata della fotografia, dopo una aver frequentato nel 2011 il corso di fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Torino, la sua passione esplode fino ad occupare tutto il suo tempo libero.
Da allora non passa un giorno che non faccia qualcosa che riguardi la fotografia.
Ama indifferentemente sia la fotografia digitale che l’analogica con la quale si diletta a seguire e produrre personalmente tutto il processo di sviluppo del negativo per gestire a pieno il risultato.
Nel 2012 si avvicina per la prima volta ad un circolo fotografico (il Circolo fotografico Lambda) con l’obiettivo di condividere la sua passione con altri fotografi e approfondire gli argomenti relativi alla fotografia e nel 2013 si iscrive all’Associazione FIAF e continua a frequentare diversi corsi di aggiornamento e workshop. Oggi è iscritta a diversi circoli di fotografia e associazioni d’Arte.
LA PASSIONE COME FILOSOFIA DELLA PROPRIA ARTE
Natalia Elena Massi crede che la fotografia sia un mezzo per esprimere ciò che non si vede, per raccontare ciò che si sente e per immaginare ciò che non esiste.
Non sono quindi mere rappresentazioni della realtà quelle che mette in scena l’artista con le sue opera, ma sono un’alterazione della scena reale, associazioni e sovrapposizioni di oggetti che vanno oltre la semplice somma di elementi diversi per rappresentare quanto il tutto sia più grande delle parti.
MOSTRE ed EVENTI
2018 – 09/11 Novembre Imagination Paris (Paris Photo Off) - GALERIE JOSEPH SAINT MARTIN – Paris (France)
2018 – 26 Maggio – 30 Agosto – International Contemporary Art – Palazzo Zenobio – Venezia (Italy)
2018 – 27 aprile – 05 Maggio – LA MELA DEL PECCATO – Spazio ‘ARTinGENIO 78’ – Firenze (Italy)
2018 – 10-25 marzo – ARTIST IN THE WORLD – Art Festival in Porto – Porto Art Gallery – Porto (Portogallo)
2018 – 10-31 marzo – WOMAN IN ART – Fondazione MAZZOLENI – Alzano Lombardo – Bergamo (Italy)
2017 – 10-12 novembre – IMAGENATION PARIS – Espace des Arts sans Frontieres PARIS (France)
2017 – 18 novembre – 8 dicembre – Personale Tra realtà e fantasia – Casa Panella – Iseo (BS)
2017 – 26 giugno – 3 settembre – MA.CO.F – Give Photography a chance Brescia (BS)
2017 – 25 giugno – Look and See – Brescia (BS)
2017 – 19 giugno – One Shot – Villa Puricelli Guerra – Sesto San Giovanni – Milano (MI)
2017 – 25 marzo -18 Aprile – UN CERTAIN REGARD – Palazzo della Cultura – Reggio Calabria (RC)
2017 – 28 gennaio – 7 febbraio – PERCORSI CONTEMPORANEI – Ospite d’onore Vittorio Sgarbi Galleria Farini Concept – Bologna
2016 – 25 novembre -07 dicembre – ARTE A PALAZZO – Ospite d’onore Vittorio Sgarbi Galleria Farini – Bologna
2016 – Novembre 10-13 IMAGENATION PARIS – Espace des Arts sans Frontieres PARIS (France)
2016 – Ottobre – CARMINE E MONTMARTRE – Exhibition con Petite Photo – Brescia
2016 – Settembre – ARTE A PALAZZO – Galleria Farini Concept Bologna
2016 – Luglio – L’UOMO E LE SUE DESTINAZIONI- Antica Ramiera – Giffoni Valle Piana (SA)
2016 – Luglio – ARTE A PALAZZO – SECOND INTERNATIONAL PRIZE – Galleria Farini Concept Bologna
2016 – 18-28 Giugno – Lo Sguardo dei vincitori – Galleria Farini – Bologna
2016 – 12 giugno –ONE SHOT – La Divina Commedia – Palazzo Avogadro – Sarezzo
2016 – 14-28 maggio – Mostra d’arte su Dante e la Divina Commedia – Antica Ramiera – Giffoni Valle Piana (SA)
2016 – 28 maggio – 09 giugno –Arte a Palazzo Nel Segno del Contemporane –Galleria Farini Concept – Bologna
2016 – 14-28 maggio – Mostra d’arte su Dante e la Divina Commedia – Antica Ramiera – Giffoni Valle Piana (SA)
2016 – 7 maggio – Incontro con l’Autore: Natalia Elena Massi – Oltre lo sguardo – Erbusco (BS)
2016 – 9 aprile – Incontro con l’Autore: Natalia Elena Massi – Gruppo Iseo Immagine – Iseo (BS)
2016 – 19-31 marzo – Arte a Palazzo . The First International Prize – Galleria Farini Concept – Bologna
2016 – 20-26 febbraio – Lui, Lei, L’altra – Mostra d’Arte – Sale del Bramante – Piazza del Popolo, 1 – Roma
2016 – 30 gennaio – Incontri con L’Autore: Natalia Elena Massi – Museo Nazionale della Fotografia di Brescia
2015 – dal 5 al 20 dicembre Arte a Palazzo: Espressione senza Confini – Galleria Farini Concept – Bologna
2015 – Ottobre – dal 17 al 25 ottobre – Florence Biennale _ Biennale Internazionale d’arte Contemporanea. Fortezza da Basso – Firenze
2015 – da Gennaio a Marzo espone progetto AMBIGUITY per ART REGENARATION. (Brescia)
2014 – Ottobre a BRERART la settimana dell’Arte Contemporanea espone opere del progetto AMBIGUITY in una collettiva del Movimento dei CIBARTISTI.
2014 – Maggio AMBIGUITY a Ghedi personale presso la saletta della Necropoli Altomedioevale
2014 – Brescia presso il Museo Nazionale della Fotografia Light and Smoke
2014 – Evento ONE SHOT Light and Smoke Palazzo Avogadro – Sarezzo
2013 – Brescia presso Vigasio Store – personale Light And Smoke
2013 – Ghedi – personale Light and Smoke presso la saletta della Necropoli Altomedioevale
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
Tra i riconoscimenti ottenuti
• Novembre 2017 – Premio Brescia Artistica – Museo Nazionale Della Fotografia Di Brescia 1° Premio Migliore fotografia
• Luglio 2016 – L’UOMO E LE SUE DESTINAZIONI – ANTICA RAMIERA – GIFFONI VALLE PIANA 1° Premio
• Marzo 2016 – FIRST INTERNATIONAL PRIZE DI PITTURA, SCULTURA E FOTOGRAFIA GALLERIA FARINI – Bologna Premo per la sezione Fotografia
• Novembre 2015 – Concorso Fotografico 1° Open Internazionale Torneo di Scacchi Terni – 3° Premio
• Ottobre 2015 – PREMIO “Lorenzo il Magnifico” FLORENCE BIENNALE (Biennale internazionale d’arte contemporanea) – 3° posto Arti Digitali.
• Aprile 2015 – TALENT SCOUT FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)- Selezionata tra gli autori partecipanti al TALENT SCOUT della FIAF per un percorso di visibilità e di crescita.
• Agosto 2013 – Concorso Sirmione Award 2013 – 3° posto nella categoria Ali di Dama.
Titolo del lavoro presentato:
AMBIGUITY. Tutto è come sembra. Oppure No.
Descrizione del lavoro presentato:
Reale, surreale, profondo e leggero. Il progetto nasce per caso dallo scatto “Un amore di drink”. L’ispirazione mi è venuta dalle labbra quasi naturali che si sono formate nel bicchiere. È maturato in me allora il pensiero di rappresentare con leggerezza, ironia e divertimento argomenti di carattere sociale e non. Il filo conduttore dell’intero progetto è il carattere surreale: è ciò che oltrepassa la dimensione della realtà; che offre suggestioni fantastiche, che evoca aspetti profondi della psiche. L’obiettivo del progetto è scuotere il pensiero e gli animi, talvolta con riflessioni profonde, talvolta con leggerezza e ironia. Penso che la fotografia sia un mezzo per esprimere ciò che non si vede, per raccontare ciò che si sente e per immaginare ciò che non esiste.
Non sono quindi mere rappresentazioni della realtà ma sovente una alterazione della scena reale o associazioni e sovrapposizioni di oggetti per creare un significato ulteriore.
Le opere sono tutte in edizione limitata di 20 pezzi con possibilità di stampa in diverse dimensioni.
In ordine di numerazione
1. Un amore di drink
o Rappresenta il drink per eccellenza, quello che non dimenticherai mai. I gusti, le preferenze, ognuno ha le sue, e ognuno ha il suo drink preferito. L’immagine è appositamente neutra per identificare qualsiasi tipo di bevanda nell’immaginario di chi la guarda. Rappresenta anche il simbolo della festa, dei party, degli aperitivi e di conseguenza la spensieratezza, il momento ludico e svago.
2. Flusso di idee. Colpo di genio illuminante
o Perché per rappresentare un’idea si usa sempre il simbolo della lampadina? La ragione è da sempre paragonata alla luce. Si parla di lume della ragione e la corrente filosofico letteraria che metteva la ragione al centro dell’universo fu chiamata illuminismo. La ragione e le idee illuminano perché improvvisamente fanno chiarezza, come la luce. La luce rappresenta la conoscenza. Pensa per esempio quando sei al buio: hai paura a muoverti anche se ti trovi nella tua stanza, questo perché al buio è come se non riconoscessi o non conoscessi proprio. Simboleggia un colpo di genio illuminante... una lampadina che s’accende, appunto. Si paragona all’idea che si “accende” nella testa appunto improvvisa e veloce come l’accensione di una lampadina.
Il libro vuoto sta a significare pagine che devono essere riempite e fiumi di parole, lettere, scendono velocemente per imprimersi nelle pagine vuote. E’ l’atto di creare un’idea, una storia, o l’atto di scrivere la storia della vita, della tua vita.
3. Mondi ecosostenibili. L’energia della vita imbrigliata dall’uomo
o L’albero, rappresenta la vita sulla terra, come simbolo di ecologia, e di un mondo eco-sostenibile. Un mondo che sarà vivibile in futuro, anche un futuro lontano.
La lampadina come simbolo della mano dell’uomo e del progresso. Come simbolo del futuro sulla terra. La terrà non può progredire senza energia, qualunque essa sia.
L’albero convive con la lampadina. I filamenti vivi della lampadina ne sono l’esempio. La terrà può dunque accettare il progresso solo se l’uomo se ne prende cura.
Vuole rappresentare un pensiero positivo che ho verso il futuro e verso il prossimo.
4. Libertà di stampa. Dov’è la libertà di stampa?
o La gabbia come metafora di una libertà che non esiste. Una libertà di informazione apparente che in realtà la carta stampata non ha. Essa è sempre soggetta a condizionamenti esterni, politici, economici...
Il quotidiano piegato su sè stesso è oppresso dalle forze esterne e sotto di esse soccombe.
Gli uccelli fuori dalla gabbia sono il vero emblema della libertà. Libertà di parola, di informazione e di pensiero. Quella libertà che si ritrova sui social, twitter e su web. Loro sono il simbolo della vera libertà di parola.
Un mondo rovesciato, dove la libertà si trova dove meno te lo aspetti. Ingabbiata nella rete (web). Ma sarà proprio così?
5. Quotidiani amici nemici. Due chiacchiere tra amici
o I quotidiani sono come persone che si incontrano e chiacchierano.
Il paradosso del quotidiano che porta la persona sotto braccio (al contrario della quotidianità dove è l’uomo che porta sotto braccio il quotidiano).
Il New York Times come simbolo dell’America e Il Sole 24 ore come simbolo dell’Italia. Da sempre amici. L’Italia però ha sempre subito e subisce da essa la sua forza.
La figura che sta sottobraccio al NEW YORK TIMES è chiaramente italiana. Si trova in questa posizione come gesto di protezione nei suoi confronti o come gesto di potere e di forza trainante di tutto il Globo terrestre?
Il New York Times è abbigliato in modo sportivo così come vediamo il popolo americano, informale e sicuro di sè, mentre Il solo 24 ore veste un’eleganza chic che in realtà è solo apparenza.
6. Pere. Ci sono pere…e pere
o La pera è il simbolo dell’alimentazione, di un’alimentazione sana e naturale e di una vita altrettanto ligia alle regole.
Ma “farsi una pera” significa drogarsi, in particolare con sostanze iniettabili. Allude alla forma che assume la mano chiusa a pugno attorno alla siringa, e anche alla pera da clistere. La siringa è il simbolo della droga e di una vita vissuta al di là delle regole.
L’idea è di rappresentare in modo ironico come un termine racchiuda significati opposti e diversi.
Non tutte le pere nascono per far bene alla salute!
7. Sigarette al lavoro. Organizzazione per creare danni irreparabili
o I principali danni che vengono subiti dal corpo umano per le sigarette sono ai polmoni.
La rappresentazione della lastra di polmoni è il segno del rischio imminente determinato dal fumo delle sigarette.
Le sigarette sono una squadra organizzata di operai intente a lavorare sui polmoni dei fumatori.
Il casco da lavoro enfatizza il carattere di professionalità della squadra di sigarette, assimilandole ad una squadra di operai.
8. Energia & Vita. Il simbolo di vita porta in sé il futuro
o “Simbolo di vita. La forma, la tonalità di colore, la perfezione dell’uovo, ne hanno fatto un elemento fondamentale di miti molto complessi. L’uovo, ancestrale simbolo di vita, ha percorso i millenni tra le civiltà della Terra offrendo insostituibili fonti d’ispirazione ad artisti e pensatori: basti pensare all’uovo “cosmico” che, presso alcune antiche civiltà, è posto all’origine del mondo.
Nella cosmologia egizia, ad esempio, il dio Ptah, creatore dell’uomo, è rappresentato mentre forgia un uovo. Sempre nell’antico Egitto, l’uovo come simbolo di vita è consacrato alla dea Iside. Il popolo dei Fenici usava come simbolo un serpente eretto con un uovo in bocca.
Gli antichi Persiani, durante alcune cerimonie religiose, erano soliti scambiarsi uova colorate: le più semplici dipinte di rosso, le più ricche in oro.
L’uovo è oggetto simbolico anche nella cultura cristiana. Nell’uscita del pulcino dall’uovo i primi cristiani raffiguravano un’espressiva simbologia della resurrezione di Cristo. Nelle tombe dei martiri a Roma si sono trovate uova simboliche di marmo. In seguito divenne un rito portare in chiesa le uova il giorno di Pasqua, perché fossero benedette.”
L’elettricità è l’energia per la vita. Senza energia non esiste futuro. La lampadina è il simbolo di questa energia di vita.
Antico e futuro di fondono quindi insieme per un’alba sempre nuova.
9. OVOSISTEMA. È nato prima l’uovo o la gallina?
o “Il paradosso dell’uovo e della gallina riassunto nella domanda retorica: “È nato prima l’uovo o la gallina?”, che esemplifica la difficoltà insite nella formulazione di spiegazioni semplici a questioni inerenti alla cosmogonia e l’origine della vita. L’illogicità del paradosso si basa sulla semplice constatazione comune che le galline depongono le uova: quindi l’uovo non può esistere senza la gallina che l’ha deposto. Dalle stesse uova nascono altre galline, non possono perciò esistere senza presupporre l’uovo. Ripetendo il ragionamento all’infinito, si giunge all’impossibilità di stabilire chi possa aver avuto origine per primo tra l’uovo e la gallina, poiché nessuno dei due soggetti può esistere in assenza dell’altro.
Sebbene a questa apparente illogicità la scienza abbia da lungo tempo trovato una risposta, il paradosso rimane ancora valido per alcune delle questioni più interessanti della biologia moderna, e che concernono i rapporti tra DNA e proteine”
10. DIETE. Non sempre magro è bello.
o La mela è il cibo per antonomasia quando si è a dieta. È il frutto più leggero e l’unico concesso. Pensando alla dieta si pensa alla mela e con essa ho voluto rappresentare le migliaia di diete a cui mi sono sottoposta, in un continuo yo-yo di peso. La dieta, siamo succubi dei continui bombardamenti mediatici per sentirsi in forma, snelli e all’altezza di ciò che richiede oggi la società per essere accettati ampiamente da tutti i gruppi.
Il centimetro è il simbolo delle diete. Anche la mela si misura la vita per controllare gli esiti di un possibile dimagrimento. Risultato? Non sempre magro è bello. Le mele al naturale qui fotografate sono molto più belle della mela dimagrita.