Ugo Conti

Sito web: www.ugoconti.net

Biografia:
Sono fotografo non professionista, nato nel 1929, amante della fotografia fin dal 1940. Considero la fotografia un mezzo d’espressione ed evasione.
Ho fotografato il creato e l’opera dell’uomo che, per me, sono stati sempre fonti inesauribili di emozioni e sensazioni da tuffare nei chimici delle bacinelle del mio laboratorio fotografico.
Negli anni più recenti non ho disdegnato la fotografia digitale.
Il mio impegnativo percorso fotografico mi ha portato spesso a lavorare a stretto contatto di importanti maestri e critici della fotografia italiana e straniera. Ho avuto un’intensa attività espositiva con oltre sessanta mostre in Italia, in Belgio (Sint-Niklaas), in Inghilterra (Abingdon) e negli Stati Uniti (Rochester).
Ho fotografato nel campo della moda e della ricerca scientifica, mi sono occupato di fotografia industriale, aerea e di reportage.
Sono stato docente e incaricato esperto di fotografia, nonché collaboratore e consulente dell’Archivio Fotografico Lucchese del Comune di Lucca “Arnaldo Fazzi”, in seno al quale ho curato sia l’esposizione permanente delle apparecchiature fotografiche e cinematografiche, che il relativo catalogo.
Ho frequentato circoli fotografici entro e fuori provincia e dal 1985 sono socio del Fotoclub Lucchese BFI.


Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
La FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche mi ha onorato del titolo BFI Benemerito della Fotografia Italiana

Titolo del progetto presentato:
“SCALE”

Descrizione del lavoro presentato:
“Scale” è un vecchio progetto che mi son deciso a proporre in questa occasione del Circuito Off 2019.
Tutte le scale incontrate nelle mie peregrinazioni fotografiche hanno eccitato le pellicole e i sensori delle mie fotocamere, dalla sontuosa scala di marmo pregiato con una guida rossa, a quella più umile di legno, consunta e cigolante ad ogni gradino, scale di pietra, di ferro, scale scavate nel terreno, scale a pioli, emozionanti, come quella che un volta tanto tempo fa, azzardai scalare per arrivare in cima a una ciminiera che sembrava non finisse mai, per fare qualche foto particolare.
La scala, di qualsiasi forma e specie, ha sempre attirato la mia attenzione, scatenato la mia fantasia e suscitato turbamento, come la scala che non si capisce dove finisce, sia in alto che in basso e io nel centro, una lunghissima scala che si perde nel cielo ma non si sa se al cielo arriva.