Valentina Vannelli
Sito web: www.valentinavannelli.com
Perché e come ho iniziato a fotografare:
Ho iniziato a fotografare a pellicola da piccola, sotto la guida di mio padre. La fotografia, alla frontiera tra documento e finzione, è per me un territorio fotosensibile di sperimentazioni. Esploro il medium fotografico tramite ibridazioni, incrociando analogico, digitale e disegno, cercando di analizzare i limiti del visibile e la dimensione spazio-temporale della memoria.
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
Premi : Vincitrice Anatomie 2019
Mostre collettive in Italia e in Francia, tra cui : SiFestOff Identity (Savignano sul Rubicone) 2018 ; Nuit Blanche programma off (Parigi) 2018 ; Galleria Immix (Parigi) 2018 ; Female IN MARCH 11th Edition MACRO ASILO (Roma) 2019 (etc.)
Titolo del lavoro presentato:
Dianthus
Descrizione del lavoro presentato:
Dianthus nasce dalla volontà di indagare, da un punto di vista visivo e poetico, la complessità delle forme di epilessia, interpretando la patologia di cui mia madre soffriva da bambina. Le ricorrenti manifestazioni d’improvvisa perdita di coscienza o le violente convulsioni muscolari possono essere provocate dalla fotosensibilità, un disturbo della percezione visiva che agisce anche a livello neuronale, disturbando il normale funzionamento del cervello. Il garofano nella serie si fa elemento di resistenza e continuità : la famiglia di mia madre è dedita all’arte della floricoltura e in particolare alla coltura del garofano. Sono partita quindi da una manipolazione dell’archivio familiare dov’è centrale la presenza del fiore, che ho poi utilizzato per sviluppare una metafora visiva, mettendo a confronto la progressiva alterazione della struttura del fiore a quella del neurone. L’associazione tra questi due elementi rappresenta per me la tensione presente tra l’equilibrio e il caos delle strutture frattali che caratterizzano l’epilessia.
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