Giovanni Biccari
Gianni Biccari nasce a Napoli nel 1962 e attualmente vive a Pozzuoli.
Specializzato in ripresa teatrale ha collaborato con le maggiori produzioni di area partenopea: il
suo obiettivo ha immortalato i protagonisti più significativi del panorama artistico partenopeo
come Nando Paone, Massimo Ranieri, Luisa Conte, Peppe Barra, Vincenzo Salemme, Luca De
Filippo, Isa Danieli, Lina Sastri solo per citarne alcuni.
Ha seguito per oltre un decennio le più importanti produzioni di Teatro di Figura - marionette,
ombre, burattini - tanto da essere considerato uno dei fotografi del settore più apprezzati a livello
nazionale. Per anni ha documentato le più importanti rassegne nazionali quali Burattini nel Verde
di Castellammare di Stabia, La Luce Azzurra di Catania, Nuove Mani di Amalfi, Festival
Internazionale delle Figure Animate di Perugia, Festival Internazionale delle Valli del Natisone di
Cividale del Friuli, La Scuola di Pulcinella di Napoli, Luglio Bambino di Campi Bisenzio.
La sua ricerca si estende anche al ritratto, oltre che al reportage architettonico-urbanistico e
all’illustrazione editoriale.
Molto attivo sul fronte espositivo con diverse esposizioni personali e collettive.
Sue immagini sono presenti in collezioni italiane e estere.
E’ ideatore e direttore artistico della rassegna di fotografia FOTOARTinGARAGE che si svolge a
Pozzuoli da quattro anni.
Gianni Biccari born in Naples in 1962 and currently lives in Pozzuoli.
Specializing in theatrical revival has collaborated with the major productions of the Neapolitan
area: his camera has immortalized the most significant protagonists of the Neapolitan artistic
scene as Nando Paone, Massimo Ranieri, Luisa Conte, Peppe Barra, Vincenzo Salemme, Luca De
Filippo, Isa Danieli, Lina Sastri just to name a few.
For more than a decade he has followed the most important productions of puppet theater
enough to be considered one of the most appreciated photographers in the sector at a national
level. For years he has documented the most important national events such as Burattini nel
Verde di Castellammare di Stabia, La Luce Azzurra di Catania, Nuove Mani di Amalfi, Festival
Internazionale delle Figure Animate di Perugia, Festival Internazionale delle Valli del Natisone di
Cividale del Friuli, La Scuola di Pulcinella di Napoli, Luglio Bambino di Campi Bisenzio.
His research also extends to the portrait, as well as the architectural-urban reportage and editorial
illustration.
Very active on the exhibition front with various personal and collective exhibitions.
His images are present in Italian and foreign collections.
Titolo del lavoro presentato:
NEW ORLEANS 1995
Descrizione del lavoro presentato:
NEW ORLEANS ’95 Viaggio nel Vieux Carrè nelle immagini di Gianni Biccari
Scelta alquanto insolita per un viaggio di nozze: NEW ORLEANS, la città del voodoo, del mistero,
del Mardì Gras, la città del Jazz.
Provenienti da Cincinnati su un malfermo e traballante ATR 42 turboelica, la vista dall’oblò del
delta del Mississipi prima e dell’immenso Pontchartrain Lake poi, fu accolta con gran sollievo.
Ci attendeva la città del Jazz, della cultura Creola, del voodoo dei mille locali e cosa alquanto
stravagante, la visita ai cimiteri della città e in particolare al Lafayette Cemetery al quale ci si
arriva col St. Charles Tram.
Le Olympus dell’epoca e i rulli di Tri-x erano pronti: avrei immortalato i caratteristici funerali dove
si accompagna il feretro con musica, canti e balli.
Dal finestrino del taxi che dall’aeroporto ci portava al Marriot, vedevo le cappelle che ricalcavano
l’architettura della città, pregustavo il mio corposo reportage (all’epoca la parola street non era
ancora di moda...).
Ma complici disordini che si protraevano già da giorni nel Gardens District, il portiere del Resort ci
“proibì” tassativamente questa visita e non si piegò manco alla mia intenzione di assoldare una
guida del posto. Dovemmo quindi “accontentarci” del Vieux Carrè meglio conosciuto come French
Quarter.
Al mattino quasi come scattasse un subliminale segnale convenuto, nelle strade del FQ il traffico
veicolare scompare d’incanto lasciando il posto a orchestrine, musicisti, artisti di ogni genere ma
anche a homeless, bambini di strada instupiditi dallo sniffare colla....
Bourbon Street, St. Peter’s Street, St. Jackson Square (l’antica piazza d’armi) divennero il mio
terreno di caccia!
Nell’aria si mescolavano suoni jazz, gospel, rock; sapori e odori creoli si fondevano con quelli
spagnoli, messicani, il tutto condito dal sempre presente aleggiare di un sentimento di mistero, di
trascendente.
Ho trovato molte similitudini e punti di contatto con Napoli: la multietnicità, i suoni, i profumi,
l’esoterismo, il calore della gente, le nobili miserie. Il Sud del mondo.
Gianni Biccari & Geny Esposito