Maurizio Bartolozzi
Perché e come ho iniziato a fotografare:
La fotografia é sempre stata tra le mie passioni sin dall'età infantile, quando mi fu donata una Bencini Comet.
Mi é sempre piaciuto scattare, avere una macchina fotografica in mano, cercando dicogliere ciò che colpiva la mia immaginazione e curiosità, o che soddisfaceva il mio senso estetico.
Tutto ciò costituiva idealmente una sorta di seme, non aveva però il necessario supporto dato dalla conoscenza tecnica della fotografia.
Entrando a far parte di un Club Fotografico nel 2006, ho realizzato che quel che scattavo, e che ai miei occhi appariva bello, in realtà poteva e in certi casi doveva essere migliorato. Ho così intrapreso un percorso ( che non é finito ma necessita costantemente di applicazione, sperimentazione e aggiornamento ) che mi ha permesso di integrare il mio istinto con utilissime ed importantissime nozioni a livello tecnico, che mi hanno portato ad accrescere il mio bagaglio e completando nel frattempo il passaggio, già intrapreso e dapprima graduale, dall'analogico al digitale. Ho frequentato diversi siti di fotografia, affinando in tal modo le mie capacità di critica ed analisi
Sento di esprimermi molto bene con il ritratto, cercando di carpire l'anima, il lato intimo e introspettivo del personaggio ma, più in generale e quindi anche in altri temi, cerco scatti che non siano banali e che trasmettano qualcosa.Trovo infatti sia importante fermare un attimo per ricavarne spunti di riflessione o documentare quel che l'occhio percepisce e, ancora più importante, rappresentare in un'immagine l'emozione del momento. Prediligo dare alle mie foto, un carattere descrittivo più che narrativo, essendo convinto assertore del fatto che le foto possano e debbano parlare da sole. Col tempo, ho preso ad esprimermi spesso col bianco/nero; inoltre, ho progressivamente sperimentato ed approfondito la post-elaborazione e la digiart.
Riconoscimenti ottenuti nel campo della fotografia:
08/03/2008 4° Concorso Fotografico Nazionale "La donna...stili di vita"
Foto segnalata nella sezione Tema Fisso
2008 – 2018 Prova d'autore - Concorso interno Club "Idea Fotografica" di
Firenze – 3 primi premi assoluti , 1 terzo posto, un quarto posto.
07/03/2009 5° Concorso Fotografico Nazionale "La donna...nello Sport"
Foto segnalata nella sezione Tema Libero.
04/07/2009 Nell'ambito del C.F.N. "Wall", esposizione di una mia foto per le strade del centro storico di Viterbo, in una selezione delle 20 migliori opere partecipanti.
12/07/2009 1° Concorso Fotografico Nazionale "Sagra del gambero di fiume" - Melano di Fabriano (AN) - 2° Premio sezione Tema Libero e foto segnalata sezione Tema Fisso.
Dicembre 2010 La Armando Curcio Editore ha scelto una mia foto come copertina di un libro.
Gennaio 2011 Pubblicazione di una mia foto sulla rivista online "Nuove dissonanze".
Marzo 2013 1° premio per il complesso dell'opera al concorso "La donna e l'amore", indetto dal G.F. "Il Prisma" di Scandicci (FI).
Sono anche visibili quattro mie mostre online, pubblicate sul sito fotocommunity.it, tra il 2006 e il 2018.
Novembre/ Dicembre 2019 Prima partecipazione al Circuito OFF di Lucca, con la mostra
“ Movimenti diversi “.
Titolo del lavoro presentato:
Someone, somewhere, in another time
Descrizione del lavoro presentato:
Per questa mostra ho raccolto una serie di personaggi detti “ Steampunk “, nome che deriva dai termini inglesi “ steam “ ( vapore ) e “ punk “ ( inteso come gentaglia ). La loro ideologia di fondo, paradossalmente importante in un movimento che appare in realtà scevro da ogni reale ideologia, consiste nell'immaginare e rappresentare il passato ( che si rifà con i loro costumi, assai curati e spesso sfarzosi, all'epoca vittoriana ), se il futuro ( rappresentato da certi accessori e mezzi ) fosse avvenuto prima. Tra le loro contraddizioni e contrasti, esprimono in generale una decadenza principalmente letteraria, pur caratterizzata da fascino, mistero, eleganza, talvolta inquietudine.
Ho concepito il mio lavoro, nel collocare i personaggi in ambienti , che avessero con loro attinenza o contrasto. Rifiniscono il tutto, delle textures in dissolvenza, che evocano e chiamano in causa elementi ricorrenti del movimento ( ingranaggi, orologi e quant'altro ).Avendo voluto comunque circostanziare il tutto, sono partito da una figura rappresentativa maschile ( che idealmente introduce i personaggi ) per poi mostrare figure femminili, che escono da una sorta di oscurantismo per uscire poi alla luce del sole, per la loro realizzazione. Chiude la serie, un soggetto anch'esso maschile ( come a dire che all'inizio e alla fine di tutto c'é pur sempre un uomo ) che, nel suo aspetto oscuro, tiene tra le mani delle carte da gioco, quasi a simboleggiare l'incognito, l'incertezza e l'imponderabilità del futuro.