Tiziana Granatiero

Nata a Milano nel 1978, ma vissuta sin da bambina in Puglia, ho iniziato a
fotografare a livello amatoriale per caso, nel 2013, quando una cara amica mi chiese
di accompagnarla ad un corso di fotografia digitale presso una rinomata
associazione FIAF di Foggia; di lì a breve, “sentendo il bisogno” di scattare per
esprimere emozioni, mi ritrovai anche io con la mia prima fotocamera, una Nikon
D90, che mi accompagnava nelle varie uscite fotografiche di gruppo, in giro per i
paesi e gli eventi più caratteristici della provincia. Negli anni successivi, mi sono
iscritta ad altre associazioni fotografiche e frequentato alcuni workshop, poi
purtroppo degli eventi personali ed il covid mi hanno bloccata negli ultimi anni…
Tuttora la mia passione è il ritratto che ho sperimentato anche con la sala posa: con
esso sento la magia di poter far emergere la parte più intima del soggetto
fotografato, mettere a nudo la sua vera entità. Una foto nasce prima nel cuore e
nella testa, per poi passare negli occhi che guardano dietro l’obiettivo.

Io e te

Una farfalla imprigionata tra luce e buio, come una vita tra amore e odio, come quella di tante donne la cui
vita, così anonima quanto dura e svuotata del suo vero sé, in una inesistenza di amore, “grida muta” la
propria richiesta alla vita e lo fa appunto in silenzio, senza un minimo accenno di voce, come se la propria
voce fosse ancora chiusa nella bolla del grembo materno, indifesa, in attesa forse di nascere, perché è
convinta che la sua voce, anche se esistesse, non verrebbe ascoltata, resterebbe solo fumo. Ma una
immagine può andare oltre, può dar voce a più di mille parole di una donna vittima di amore malato. Voce,
voce, voce.

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