MNEME le memorie di un istante
Quando, pur non essendovi più tracce di elementi sensibili, non avendo più memoria, l'anima «in sé stessa, da sola, la riproduce» ma come avviene il risveglio della memoria ? Che colore hanno i ricordi ed possibile che un frammento di un istante congelato nel tempo ci riporti a scenari molto piu ampi? Nei miei lavori fotografici mi sono spesso soffermata sul valore del tempo nel suo modo per fermare attimi che in realtà si muovono in costante divenire. Mneme è una parola greca che significa «memoria». La memoria non è solo capacità di ricordare, ma anche di capire, di scoprire dentro di sé, di riconoscere negli eventi ciò che si teme o si desidera. Un giorno guardando un film sono stata colpita da una frase “ Lasciamo sempre qualcosa di noi, quando ce ne andiamo da un posto: rimaniamo lì; anche una volta andati via e ci sono cose di noi che possiamo ritrovare solo tornando in quei luoghi. Viaggiamo in noi stessi quando andiamo in posti che hanno fatto da cornice alla nostra vita. Non importa quanto questi siano stati brevi e viaggiando dentro noi stessi” Nel corso delle ricerche mi sono imbattuta in Jonathan Flombaum un professore del Dipartimento di Psicologia a Neurologia dell’Università John Hopkins a Baltimora. Flomblaum ha scoperto che Il nostro cervello è perfettamente in grado di percepire e riconoscere tantissime sfumature di colore; tuttavia, nel momento in cui queste informazioni vengono archiviate, quando si presenta un’incertezza rispetto alla percezione, in questo caso del colore, la mente utilizza un processo statistico e prioritario creando una sua memoria. Questi trittici composti da frammenti sono le mie memorie ma li considero attivatori di ricordi per chiunque abbia voglia di viaggiare nel suo tempo. Via Garibaldi 12 CAP Città, Provincia 123-456-7890 www.example.com
|