R-esistenze
L’idea nasce durante la prima serata di Effetto Venezia ( Livorno), quando ho provato a raccontare quello che era TeatroOfficina Refugio in quelle serate. Una lettera trovata proprio in quel luogo, scritta da Francesco Catalani e Federico Fabbri , conteneva un grido intimo e profondo sul nostro stare odierno in cui “…persi nelle nostre resistenze...” con le nostre paure di discioglierci, e scomparire, e che la nostra forma non sia netta, scontornata da ogni ingombro circostante non riusciamo ad uscire dalle nostre ferite inarginabili, in un percorso che ci vede comunque alla fine “ritrovarsi… e riconoscersi in sorrisi e poi in ricordi”.
Ho cercato di cogliere, con il bianco e nero della mia macchina fotografica, che sono poi i colori di quella lettera, quelle fragilità che, ad età diverse, ci accompagnano e nello stesso tempo quei sorrisi riuniti intorno ad un luogo non luogo in cui tanti giovani e meno giovani , impauriti dalla gioia, riescono a riconoscersi.
L’uso del flash nel mio porfolio ha l’intento di dare quella forma netta definita ai corpi ma intorno “… ululano rimorsi…” per battaglie per il riconoscimento di diritti civili ancora in atto, per un’umanità da riconquistare.
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